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Il Lazio ricorda il Generale dalla Chiesa con un concerto, Zingaretti: “Orgoglioso dell’iniziativa”

Un concerto per ricordare il generale Carlo Alberto dalla Chiesa a 40 anni dalla sua morte. La Regione Lazio lo celebra con un concerto di Nicola Piovani al Parco della Musica previsto questa sera: “Sono particolarmente orgoglioso che la Regione ricordi, a 40 anni dal suo brutale assassinio e nel giorno del suo compleanno, il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa e di farlo con un concerto del Maestro Nicola Piovani”, ha detto il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti.

Al concerto del maestro Piovani, oltre a Zingaretti, saranno presenti figli del Generale Dalla Chiesa: Simona, Rita e Nando, il Comandante della Legione Carabinieri Lazio, Antonio De Vita: “Il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa – commenta Zingaretti – era convinto che solo assicurando i diritti si potesse sottrarre potere alla mafia e nei suoi 100 giorni a Palermo sceglie proprio gli studenti e i giovani come alleati privilegiati. Il ricordo del Generale unisce gli italiani dal Nord al sud del nostro Paese, perché parliamo di un grande italiano che ha servito lo Stato, in situazioni e ruoli anche molto diversi l’uno dall’altro, sempre animato dai principi della Costituzione e dalla costante fiducia nella capacità delle Istituzioni di affermare la legalità, in un dialogo continuo e diretto con i cittadini”.

Aggiunge Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio “Dalla Chiesa era consapevole della necessità di una visione strategica d’insieme contro la mafia, così come contro il terrorismo e le sue intuizioni investigative e metodologiche ancora oggi, a distanza di 40 anni dal vile agguato mafioso in cui persero la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo, risultano attuali ed essenziali per contrastare la criminalità organizzata. Tutti noi dobbiamo continuare a fare tesoro dei suoi insegnamenti, soprattutto in un momento in cui le ingenti risorse in arrivo con il Pnrr possono suscitare gli appetiti delle mafie e dei criminali che agiscono sul nostro territorio”, conclude.

G.