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Maxi frode per false fatturazioni: villa al Circeo e studio di Roma nel sequestro da 100 milioni

Sequestro beni da quasi 100 milioni di euro per la maxi frode di false fatturazioni nel commercio di carburanti. Sigilli a uno yacht di 14 metri e a 32 proprietà, tra cui immobili di pregio, la villa al Circeo e l’ufficio a Roma ritenuti fittiziamente intestati ad una società di diritto statunitense con sede nel Delaware, amministrata da una società cipriota riconducibile ad uno degli indagati, arrestato con altre 8 persone.

Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all’emissione di fatture per operazioni inesistenti e per i delitti continuati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e mediante altri artifici, omessa dichiarazione ai fini dell’iva.

Nella struttura della frode rivestiva importanza la disponibilità di due diversi depositi di carburante, nella provincia di Rovigo. L’illecita attività si è sviluppata nel corso del 2019 ed ha seguito due distinti sistemi di frode finalizzati all’evasione dell’iva sui carburanti: è stata accertata l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un totale di circa 600 milioni di euro.

I militari hanno dato esecuzione anche al sequestro preventivo in via diretta a carico delle società coinvolte nella frode e per equivalente sui beni nella disponibilità degli indagati per un ammontare complessivo di euro 99.178.938,59. (eg)