È stato indetto uno sciopero della scuola già da giorni per cui le lezioni saranno a rischio nei giorni venerdì 23 e sabato 24 settembre. Nello specifico scenderanno in piazza la scuola, l’università, la ricerca, l’Afam e la formazione professionale per il clima, in occasione dello Sciopero Globale per il Clima #peoplenoprofit lanciato da Friday For Future.
Sul comunicato della FLC CGIL si legge che “il mondo dell’istruzione, della ricerca e della formazione è chiamato a mobilitarsi con le giovani generazioni, condividendo obiettivi e aspirazioni dell’Agenda climatica per l’immediato futuro di Fridays for Future (Trasporti e mobilità, Energia, Lavoro, Edilizia e povertà energetica, Acqua). Proposte che guardano al lavoro ed ai diritti universali (riduzione d’orario, job guarantee e sicurezza energetica), con indirizzi di svolta anche per scuola e università (dall’efficientamento energetico degli edifici al trasporto pubblico, cruciale per l’istruzione come abbiamo visto nella pandemia)”.
Il tutto va integrato con il fatto che “più avanzano la crisi climatica, la guerra e le diseguaglianze – si legge ancora sul comunicato – infatti, più diventa urgente la necessità di convergere, tenendo insieme le ragioni della pace, della svolta nelle politiche ambientali, dell’intervento su diritti e salari”.
Di fatto per gli studenti c’è la possibilità di scendere a protestare nelle piazze che ospiteranno la manifestazione consultando il sito ufficiale. Molti invece resteranno a casa fino a lunedì per far sì che si proceda alle operazioni di spoglio in vista delle elezioni del 25 settembre.
