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Flaminio, un palazzo al posto del deposito Atac. I residenti preoccupati: “Ci sono problemi di stabilità”

Il permesso di cui si parla è un permesso per costruire una palazzina. I residenti della zona, però, si sono schierati contro questa intenzione.

È stato chiesto un permesso di costruire in una zona, al Flaminio, dove prima sorgeva una struttura dell’azienda del trasporto pubblico. Circa un anno fa era stata venduta all’asta e il 28 luglio 2022 è arrivata una domanda al dipartimento urbanistica d Roma Capitale per chiedere il permesso di costruire.

Il permesso di cui si parla è un permesso per costruire una palazzina. I residenti della zona, però, si sono schierati contro questa intenzione. Qualche anno si verificarono problemi di stabilità che portarono all’evacuazione di un intero condominio e il problema potrebbe verificarsi di nuovo. Tant’è che i residenti si sono riuniti in un comitato spontaneo e il 21 settembre, in una commissione trasparenza in comune convocata dal presidente di Fratelli d’Italia Andrea De Piamo, hanno espresso le loro preoccupazioni. Il tutto di fronte alla Sovrintendenza capitolina ai beni culturali e della polizia locale di Roma Capitale.

In questa occasione la responsabile dei procedimenti edilizi, Barbara Lupi del Pau, ha detto che “abbiamo ricevuto una domanda di permesso di costruire, è un progetto edilizio di ricostruzione. Non abbiamo ulteriori informazioni perché la domanda è in fase istruttoria”.

Dalla Sovrintendenza invece fanno sapere che “il bene è compreso nella fascia di rispetto del Tevere – spiegano – e c’è una sorta di vincolo per il quale andranno chieste opportune autorizzazioni. Non ci sono pervenute richieste di un permesso a costruire ma abbiamo risposto, nell’aprile 2022, a una CILA con richiesta di parere. Per quanto ci riguarda lì sarà la Soprintendenza di Stato a dover dire la sua per le indagini geognostiche, mentre per l’abbattimento degli alberi deve intervenire la commissione competente, perché vige il regolamento del verde pubblico e privato. Per qualsiasi altro atto urbanistico la risposta sarà la stessa: non abbiamo competenza per espressione di parere”.