Home NOTIZIE CRONACA Ostia, incendio a Casa Clandestina: l’ipotesi della lite per i rumori notturni

Ostia, incendio a Casa Clandestina: l’ipotesi della lite per i rumori notturni

Non ci sarebbero collegamenti tra l’incendio divampato al negozio Nalu Pokè il 5 agosto scorso e quello che la scorsa notte ha distrutto i locali cucina del pub Casa Clandestina. Entrambi di Ostia, stessa zona a poche decine di metri di distanza l’uno dall’altro. Entrambi incendiati da qualcuno che ha usato le finestre della cucina per dar inizio alle fiamme, ma molto diversi per tipo di clientela e servizi offerti. Due incendi dolosi che però potrebbero avere cause molto lontane.

Le indagini per il rogo di Casa Clandestina in via San Quiriaco si starebbero indirizzando verso i dissidi tra i titolari del pub e il vicinato. Lamentele per rumori molesti e esposti, tante le segnalazioni negli ultimi anni per quegli schiamazzi della movida notturna che hanno tolto il sonno a chi vive nei palazzi vicino al pub. Segnalazioni che hanno portato a numerosi controlli delle forze dell’ordine. E’ ritenuta debole l’ipotesi di una matrice politica e anche la pista dell’estorsione sarebbe da escludere per l’incendio a Casa Clandestina. Saranno le indagini della Polizia a far luce sul rogo: al vaglio le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze. Agli agenti il titolare del locale ha detto di non aver subito gesti analoghi o minacce. Il pub era diventato nel tempo un luogo di ritrovo per i giovani con iniziative culturali, mostre: dando anche la possibilità ai ragazzi di esibirsi in performance musicali.

La solidarietà

Alla notizia dell’incendio data dal titolare Diego Gianella sul profilo Facebook di Casa Clandestina in tanti hanno testimoniato solidarietà e vicinanza. “Dolore e rabbia per l’incendio che questa notte è divampato nei locali di Casa Clandestina a Ostia” ha detto il consigliere capitolino del Partito democratico Giovanni Zannola. “Rabbia perché dai primi accertamenti – spiega – le fiamme sembrano sicuramente di origine dolosa. È da vigliacchi colpire un luogo che ha saputo unire l’impegno civico, la solidarietà e la cultura allo sviluppo di impresa, diventando per Ostia un punto di riferimento intergenerazionale. Un luogo aperto a giovani e famiglie, in un territorio troppo a lungo dimenticato in cui però tante persone eccezionali vivono e si impegnano ogni giorno per costruire una comunità solidale e che guarda al futuro. Mi auguro che gli autori di questo gesto siano individuati e puniti. Oggi la mia, la nostra solidarietà a Casa Clandestina, a chi la gestisce e a tutti coloro che le vogliono bene. Siamo dalla vostra parte” (ge).