Una media di 46 incidenti stradali al giorno dall’inizio dell’anno ad ora a Roma. Un record che fa venire i brividi se solo si pensa che fino ad oggi sono in tutto oltre 11mila. Sono circa duemila in più rispetto allo stesso periodo dello stesso anno. Questo numero è privo però degli incidenti con feriti che dall’inizio dell’anno sono stati oltre 7mila solo nella Capitale. Le vittime sono oltre 70 entro il Raccordo anulare, ancora altre nell’hinterland e verso il litorale.
Un dato che inevitabilmente si collega alle multe per infrazione al Codice della strada solo nell’ultimo fine settimana: sono state 1200. Da mesi ormai si è raggiunto una media di 400 multe ogni weekend e fra le sanzioni più frequenti c’è ancora l’uso del telefonino al volante.
In poche parole si parla di circa 18mila sinistri in poco più di otto mesi. Ad aggravare la situazione c’è anche il fatto che l’anno ancora non è concluso: mancano ancora tre mesi circa per un bilancio completo della situazione nei dodici mesi. Altre informazioni devono provenire dai reparti di degenza degli ospedali di tutta la provincia dove, in codice rosso, sono stati ricoverati automobilisti, pedoni, ciclisti e motociclisti.
Il Comando generale della municipale dovrà ufficialmente dire a quanto ammonta il numero di incidenti stradali perché non si è ancora espresso sulla situazione nel territorio comunale. La paura però è che i numeri nella Capitale e nella provincia di incidenti stradali stanno superando sempre di più i livelli di pericolosità pre-Covid. C’è da dire che il fatto che non si sia circolato nel 2020 con la stessa intensità sulle strade romane ha tamponato quello che è un vero e proprio campanello d’allarme di un fenomeno sociale importante.
