“Hai vissuto 100 vite in una sola”. E’ stata la nipote a parlare ai funerali di Massimo Bochicchio, (il broker 56enne deceduto il 19 giugno scorso in un incidente in moto), celebrati nel massimo riserbo come scelto dalla famiglia. Ed è forse anche per questo che ieri lunedì 5 settembre nella chiesa Sacri Cuori di Gesù e Maria vicino piazza Vescovio a Roma non c’erano molte persone. La nipotina riporta il Messaggero è stata l’unica a salire sull’altare insieme a zia Arianna, vedova di Bochicchio, per leggere i propri ricordi di “zio Massimo”.
In una lettera ha cercato di condividere l’affetto per uno zio “gentile e sornione” con cui si poteva parlare di tutto e che era in grado di mettere a proprio agio chiunque. Aneddoti di vita e ricordi, soprattutto ricordi. I giochi insieme, i consigli e quel saluto durante le colazioni a Capalbio, una tenera carezza sui capelli. Tra le righe emerge l’aspetto premuroso di zio Massimo che per non fare preoccupare i suoi cari quando è stato arrestato dalla polizia in Indonesia, con l’accusa di riciclaggio, riporta il quotidiano romano, ha raccontato di fare il karaoke con gli agenti. E una frase che racchiude tutta la stima e il dolore per la scomparsa dello zio. “Hai vissuto 100 vite in una sola, se mi ascoltassi ora diresti di andare avanti, ma non so come si fa, un giorno ci rincontreremo” riporta il Messaggero.
Dopo l’ultimo addio, la famiglia ora potrebbe lasciare l’appartamento di Roma, anche forse per far fronte ai debiti lasciati in eredità. Di una cosa la moglie di Bochicchio, Arianna Iacomelli, è certa e lo racconta al Messaggero dopo il funerale. Il marito soffriva di pressione bassa e aveva avuto dei giramenti: “Diceva che si trattava di cervicale. Penso che quella mattina si sia sentito male e abbia perso il controllo della moto”. Un incidente per un malore dunque e non per la volontà di farla finita. Sulla morte del broker dei vip rinviato a giudizio con l’accusa di esercizio abusivo della professione di investitore e riciclaggio arrivata poco prima di una udienza del processo, la procura ha aperto un fascicolo d’indagine. (e.g.)
