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Pretende di essere ricoverato e prende a pugni il medico al pronto soccorso

Ancora un’aggressione in un pronto soccorso. Dopo la violenza che ha coinvolto operatori e locali dell’ospedale di Tivoli, stavolta la vittima è un medico di Civitavecchia preso a schiaffi e pugni da un ragazzo che voleva a tutti i costi essere ricoverato. Secondo quanto ricostruito, nel pomeriggio di sabato scorso 27 agosto, il giovane paziente, un 24enne italiano, è stato dimesso dal pronto soccorso dopo che tutti gli accertamenti avevano dato esito negativo. Per il medico il ragazzo stava bene e non c’era nessun motivo clinico per trattenerlo ancora in ospedale. Una decisione che però per il 24enne era sbagliata. Il paziente pretendeva di essere ricoverato all’ospedale San Paolo di Civitavecchia e ha scagliato la propria rabbia contro il medico che è stato schiaffeggiato e colpito con un pugno sul viso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno identificato e denunciato il giovane per violenza a pubblico ufficiale.

15 episodi di violenza dall’inizio dell’anno

Si tratta della seconda aggressione nelle ultime due settimane e il 15esimo caso di violenza dall’inizio dell’anno che si verifica nell’ospedale San Paolo. Lo denuncia la direttrice generale della Asl Roma4, Cirstina Matranga che sottolinea: “Questa volta purtroppo la violenza non è stata solo verbale ma anche fisica, ed il nostro medico in servizio al Ps, uno dei più esperti peraltro, ha ricevuto un pugno in pieno volto”. 

“Nemmeno la postazione fissa di un vigilantes in Pronto soccorso – spiega la Dg – è evidentemente riuscita a scoraggiare le aggressioni, che si susseguono con frequenza allarmante. Proprio in questi giorni la direzione aziendale sta affrontando il fenomeno, mettendo in campo anche progetti e soluzioni logistiche che possano prevenire ed evitare le aggressioni, e ciò lo si sta facendo anche ascoltando gli utenti che ci contattano sui canali social. Questi però sono episodi che non possono trovare alcuna giustificazione, che minano la tranquillità degli operatori, la qualità delle prestazioni e dunque anche la salute stessa degli assistiti, oltre che colpire una delle categorie più provate dal Covid, rendendo ancora più ardua se non drammatica la vita di chi lavora in Pronto soccorso e che, nonostante tutto, continua ad accogliere ed a curare”.

Matranga ha annunciato inoltre che “la direzione aziendale sarà ferma nel denunciare il grave episodio anche nelle sedi giudiziarie, e si costituirà parte civile. Il fenomeno richiede e riceverà la massima attenzione ed allerta. Ancora una volta l’intera comunità aziendale si stringe attorno alle vittime di questo gravissimo gesto. Un sentito ringraziamento va anche alle forze dell’ordine per il tempestivo intervento che ha portato all’immediato arresto dell’aggressore”.

D’Amato: “Basta aggressioni ai medici: chiederò un incontro al Prefetto”

“Basta aggressioni ai medici, giù le mani dai camici bianchi – ha dichiarato i l’assessore alla sanità Alessio D’Amato- chiederò un incontro al Prefetto per contrastare queste aggressioni e sosterremo la Asl come parte civile nella denuncia per violenza. Non c’è giustificazione alcuna di fronte alle aggressioni e queste persone violente non meritano alcuna indulgenza”. 

E.