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Roma, 14enne incinta denuncia fidanzato e lo fa arrestare: “Mi spegneva le sigarette sul corpo”

immagine di repertorio

Violenze riprese con lo smartphone, abusi e sevizie come le sigarette spente addosso. E ancora minacce e persecuzioni per convincerla a non abortire. Accuse pesantissime quelle di una ragazzina di 14 anni lanciate contro il fidanzato 17enne che è stato arrestato a Roma poco prima di Ferragosto.

Una vicenda che inizia un anno fa quando tra la ragazzina e il giovane allora 16enne sboccia l’amore. Dopo pochi mesi però la 13enne resta incinta e i genitori la fanno abortire, riporta l’edizione romana della Repubblica, contro il parere del fidanzatino. Si lasciano per un breve periodo e poi ricominciano a frequentarsi con la ragazzina che rimane nuovamente incinta. Un bambino che il giovanissimo papà non vuole perdere. E qui sarebbero iniziate le violenze denunciate dalla vittima. Racconta di minacce, botte e sigarette che le sarebbero state spente sul corpo. Dice tutto prima alle amiche e poi ai genitori che la convincono a sporgere denuncia.

Violenze che sarebbero state riprese con il cellulare, prove che, racconta Il Corriere della Città, lo scorso 14 agosto hanno portato all’arresto. Tutto da verificare per l’avvocato del ragazzo, Guido Pascucci che solleva dubbi sulle dichiarazioni dalla vittima. “Ho scoperto – dice Pascucci – che la ragazza accedeva ai social del mio assistito, una volta anche litigando con la madre di lui. Inoltre sembra che quando abbiano refertato le percosse alla vittima il mio assistito fosse a Udine”. Elementi che lunedì il legale presenterà al tribunale delle libertà nella speranza che venga alleggerita la pena nei confronti dell’assistito che al momento si trova in una casa educativa accusato dalla procura dei minori di stalking, violenza sessuale e lesioni.

E.