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Roma, lancio d’acqua bollente dal balcone e minacce agli agenti: arrestati padre e figlio

immagine di repertorio

Tra lanci di vasi e acqua bollente una lite familiare si è trasformata in una “guerriglia” contro le forze dell’ordine. Padre e figlio residenti di Casal Selce alla periferia ovest di Roma hanno tenuto impegnati per ore poliziotti e vigili del fuoco intervenuti per un litigio tra i due uomini di 59 e 27 anni.

Nelle ore di trattativa, riporta l’edizione romana della Repubblica, sarebbe stato anche tirato fuori un coltello per minacciare i presenti. La vicenda inizia nella mattinata di ieri per una segnalazione di lite in famiglia. All’arrivo degli agenti tutto sembra tornato in ordine. Una pace che dura poco. Il padre torna a casa e dal balcone dell’appartamento iniziano a “piovere” prima minacce e poi oggetti. Infine uno dei due esce con un pentolone e rovescia dall’alto acqua bollente. La strada viene chiusa e i poliziotti riescono ad entrare. All’interno nel caos si sente odore di gas, un particolare che richiama subito quella frase urlata dal balcone: “Andate via o faccio esplodere casa”. 

I due sono finiti a processo per resistenza a pubblico ufficiale e davanti al giudice il padre si è scusato e ha tentato di giustificare le sue azioni spiegando, riporta Repubblica: “Avevo paura che facessero un tso a mio figlio e che lo portassero via. Il coltello l’ho preso in mano e poi l’ho posato”. Arresti convalidati per entrambi: per il padre è stato disposto l’obbligo di firma.

E.