Di sicuro c’è solo che l’uomo che ieri è caduto dentro a un tunnel in via Innocenzo XI, nel quartiere Aurelio, vicino San Pietro, non era un operaio a lavoro. Per il resto gli inquirenti stanno indagando per capire se lui e i suoi complici stessero preparando una strada sotterranea per sbucare in una delle banche della zona durante il ponte di Ferragosto.
Al momento la cosa importante è che l’uomo che ieri è finito nel tunnel sia stato estratto vivo. I vigili del fuoco hanno impiegato 8 ore per riuscirci e hanno usato le stesse tecniche utilizzate per terremoti di Amatrice e L’Aquila. È stato un lavoro duro, reso più difficile dalle condizioni in cui versava il tunnel: stretto e buio.
L’uomo che vi era rimasto intrappolato, un romano di 35 anni, è estato estratto vivo intorno alle 19.30. Intorno a lui vigili del fuoco, forze dell’ordine e alcuni residenti che hanno applaudito quando lo hanno visto riemergere dal suolo. Ora rimangono i (tanti) punti oscuri della storia. Ieri, in un primo momento, si pensava a un incidente sul lavoro, ma non è così.
In attesa di capire se il 35enne e gli altri tre complici presenti in quel momento stessero veramente preparando un tunnel per arrivare in una banca della zona, i militari li hanno arrestati. Sono tutti pregiudicati per furto. Due romani e due campani, quest’ultimi fermati per resistenza a pubblico ufficiale, dopo che hanno tentato la fuga una volta usciti da un tombino.
G.
