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Virginia Raggi spiega perché non si è candidata alle ‘parlamentarie’

MARCELLO DE VITO, VIRGINIA RAGGI SINDACO, GIANNI LEMMETTI

In un lungo posti pubblicato su Facebook, l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi ha spiegato i motivi per cui ha scelto di non candidarsi alle ‘parlamentarie’: “Inizio col dire che secondo le nostre regole interne, quella del doppio mandato e del mandato Zero, ritengo che sarei stata perfettamente candidabile”, ha precisato l’ex sindaca.

Ha poi aggiunto Raggi, oggi consigliera comunale: “Del resto, nel 2021 mi sono potuta ricandidare proprio in virtù di queste due regole e sono attualmente in corso di secondo mandato. Ma tre motivi irrinunciabili mi hanno guidato. In primo luogo sono stata eletta in consiglio comunale e secondo un principio del MoVimento 5 stelle che rispetto, se vieni eletto all’interno di un’istituzione, non mi sentirei a mio agio nel fare il salto altrove”.

E ancora: “Ma soprattutto, non ho mai nascosto la mia contrarietà verso le alleanze strutturali e i campi progressisti con i partiti tradizionali e ad oggi non potrei dire con certezza quali saranno, nei prossimi cinque anni in Parlamento, i nostri futuri compagni di viaggio in Parlamento, a differenza di quanto accade nel Consiglio di Roma dove la nostra linea è da sempre è chiara. Ma mi immaginate in uno scenario futuro a dover lavorare gomito a gomito con chi ci ha sempre ostacolato? Eddai su, per me non è possibile!”.

“Per questo – ha scritto ancora l’ex sindaca – senza giudizi morali, credo sia giusto che si candidi alle parlamentarie chi ritiene determinati scenari possibili ed eventualmente accettabili. Infine, è a tutti noto che in questi ultimi cinque anni, come era giusto per il mandato che avevo ricevuto dai cittadini Romani, ho vissuto unicamente per fare il Sindaco 7 giorni su 7, h24. La mia vita privata si è totalmente azzerata e sono arrivata a vedere mio figlio solo a colazione. Ho perso cinque dei suoi anni e in particolare quelli durante i quali si è formato. Ora, in tutta onestà, ho bisogno di recuperare il tempo con lui, di vederlo crescere, di aiutarlo, giocare con lui e di riscoprirlo”.

Ha poi concluso: “La libertà riconquistata nel mio nuovo ruolo, non è per me barattabile o comprimibile. Almeno adesso. A chi se lo sta chiedendo, lo avrei fatto per un secondo un secondo mandato da sindaco per portare a conclusione e dare un senso a tutto quanto fatto nel primo mandato. Ora fare la consigliera e riprendere il mio lavoro, mi consente di conciliare tempi di vita e di lavoro. Chi mi conosce, sa che queste cose le penso e le dico da sempre ma, ahimè, è vero che non ho motivato pubblicamente. La coerenza la devo soprattutto a me stessa, al percorso che ho fatto in questi dodici anni e che continuerò a fare finché ne avrò voglia, come consigliere comunale, come attivista e come membro del comitato di garanzia. Per questo non posso che rinnovare gli auguri a tutti gli attuali candidati: che abbiano per i prossimi cinque anni l’entusiasmo e la forza del primo giorno!”, conclude il messaggio su Facebook.

G.