Home NOTIZIE ATTUALITÀ Slot machine nel Lazio, cambiano le regole da agosto: le novità

Slot machine nel Lazio, cambiano le regole da agosto: le novità

immagine di repertorio

Il 28 agosto, nel Lazio, entreranno in vigore i cosiddetti «distanziometri». Cosa sono? Delle norme che impongono la distanza delle slot machine da determinati luoghi. La legge regionale del Lazio risale al 2013, nove anni più tardi dovrebbe entrare in vigore, a meno di nuovi cambiamenti in extremis.

L’ultimo tentativo lo ha fatto Federico Freni, sottosegretario all’Economia, il quale ha preso carta e penna e ha scritto al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga chiedendo di stoppare la legge regionale. Al momento, però, si va avanti senza sosta verso la legge che cambierà il mondo del gioco legale della regione Lazio.

I ‘distanziometri’, infatti, impongono che nessun bar che ha al suo interno una slot machine potrà stare a meno di 500 metri da una scuola, da un centro giovanile, da un centro per anziani, da un ospedale o da una chiesa. Tradotto? A Roma la maggior parte dei locali che hanno all’interno una slot machine dovranno rimuoverla.

Sulla questione si è espresso Giorgio Pastorino, Presidente del Sindacato Totoricevitori Sportivi: “Come spesso accade, la scelta dello Stato di legalizzare settori delicati come quello dei giochi con vincite in denaro ha portato con sé conseguenze positive e esternalità negative. Da una parte il gioco legale contribuisce alla difesa della legalità, favorisce entrate erariali, attira investimenti e crea imprese e occupazione; dall’altra, può portare soggetti particolarmente fragili a eccedere, arrivando a soffrire di una vera e propria dipendenza”.

Aggiunge Pastorino: “Sebbene i dati dimostrino come la stragrande maggioranza dei giocatori non riveli particolari problemi, comprendiamo perfettamente che Regioni e Comuni si preoccupino di una distribuzione eccessiva del gioco, dovendone poi pagare le eventuali conseguenze, dal punto di vista sanitario, sul proprio territorio. Nei dialoghi avviati con la Regione Lazio, abbiamo sottolineato la volontà di trovare formule in grado di mediare tra tutti gli interessi in campo (primo fra tutti, la tutela del giocatore): ci siamo resi disponibili a ridurre la penetrazione del gioco sul territorio, innalzare la professionalità degli operatori, investire in formazione e collaborare con gli enti locali, al fine di raggiungere una maggiore sostenibilità che riduca gli impatti sociali dei prodotti in oggetto”, ha concluso.

G.