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Campi rom, controlli inesistenti e carenza di vigili. È allarme sicurezza anche nei campi più piccoli

Milani: «Ormai è rimasta solo la facciata del presidio davanti gli ingressi nei campi rom»

Si tratta di 5mila agenti invece dei 9mila previsti. Così scatta l’allarme sicurezza per l’impossibilità di sorvegliare i campi rom. Questo perché i vigili urbani di Roma sono stati ricollocati in Centro.

Si presenta la stessa situazione quando dietro viale Palmiro Togliatti si allestisce il mercato abusivo delle merci rubate o ottenute con altri sistemi. Mancano i controlli da parte degli agenti che per di più scarseggiano sul posto. La merce che arriva in quel mercato viene scaricata da furgoni che provengono dai campi rom, per cui l’attività che si svolge attorno a quel mercato è di dubbia natura.

Purtroppo il problema dei campi rom non riguarda solo quelli più grandi come Castel Romano. Ce ne sono tanti altri che stanno più nascosti, i cosiddetti micro campi. Sotto la Tangenziale est, attorno alla Togliatti, sulla Colombo, sulla Tiburtina.

«Ormai è rimasta solo la facciata del presidio davanti gli ingressi nei campi rom», dice Marco Milani, il segretario romano aggiunto del Sulpl «la disarticolazione del corpo ha inferto un colpo pesantissimo alla capacità di riposta della polizia Locale alle esigenze della città. L’amministrazione comunale per ora non sta fornendo indicazioni chiare. E al momento gli uomini di Pics e SPE vengono mandati a correre dietro ai venditori abusivi di acqua minerale al Colosseo. L’organico è sceso ai livelli degli anni 70: poco più di 5mila agenti sono davvero troppo pochi. E per questo serve un nuovo concorso per reclutare nuovi agenti».