E’ stato l’inconfondibile odore di marijuana a condurre i carabinieri della stazione La Storta nel capannone che due fratelli romani usavano per coltivare cannabis. Una piantagione con 20 arbusti alti quasi due metri a cui si aggiungono altre 6 piante trovate a casa di uno dei due. Quasi quattro chili di marijuana con crescita garantita da lampade alogene, ventilatori, termostati e concime.
I due fratelli, di 37 e 39 anni, entrambi con precedenti, sono finiti agli arresti domiciliari per produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La droga e il materiale sono stati sequestrati.
E’ finito in manette sempre per spaccio anche un 43enne originario della provincia di Catanzaro. Dopo aver notato movimenti sospetti in via Radicofani dove il 43enne viveva, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione trovando 13 grammi di hashish, 35 g di cocaina, 315 euro in contanti e materiale per il confezionamento in dosi. Nello stesso stabile, i Carabinieri hanno sorpreso un 29enne romano che aveva allacciato abusivamente la sua abitazione alla rete elettrica pubblica. Richiesto l’intervento di personale tecnico specializzato, che ha confermato la manomissione del contatore, è stato ripristinato e rimesso in sicurezza l’impianto. Il danno erariale è ancora in fase di quantificazione. Il 29enne è stato quindi arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.
