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Tivoli, post e video sui social contro la ex compagna: stalker torna in carcere

L’agguato davanti a scuola della figlia a Guidonia con le minacce di morte all’ex compagna e i post offensivi sui social. Neppure il braccialetto elettronico ha fermato uno stalker 39enne, agli arresti domiciliari per atti persecutori, tornato in carcere dopo l’ennesima trasgressione.

Lunedì scorso, 11 luglio, gli agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato di “Tivoli-Guidonia”, hanno eseguito un’ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere nei confronti del 39enne.

I precedenti

Il 19 ottobre 2021 l’uomo era stato arrestato dagli stessi agenti tiburtini per stalking nei confronti della sua ex compagna. Era stato sorpreso davanti a una scuola di Guidonia all’uscita della figlia della donna. Nonostante l’intervento dei poliziotti, aveva continuato ad inveire contro di lei e a minacciarla di morte.

Nei mesi precedenti, aveva perseguitato non solo le sue ex compagne ma anche alcuni suoi familiari. Azioni violente, fisiche e verbali, messaggi WhatsApp, tutti sintomatici di una possessività ossessiva. Video pubblicati su Facebook, sino a veri atti di autolesionismo davanti casa della sua ultima vittima. Lì si era tagliato ai polsi ed al volto con un bisturi imbrattando di sangue il pavimento e il portone di ingresso.

Tutte condotte volte ad ottenere il controllo fisico e psichico della donna, in un susseguirsi compulsivo che aveva fatto ritenere gli eventi come un paradigmatico “caso di scuola”, denotante tutte le condotte tipiche del delitto di “atti persecutori”.

Il nuovo arresto

Lunedì scorso, 11 Luglio, all’ennesima trasgressione, è scattata la misura cautelare per le plurime violazioni al regime degli arresti domiciliari. Post facebook offensivi per la donna, nonché citazioni di insofferenza alla misura cui era sottoposto, ed una vera e propria svalutazione del percorso di recupero intrapreso.

Dopo alcuni mesi di custodia in carcere, nel febbraio scorso gli erano stati concessi gli arresti domiciliari con permessi, finalizzati ad un percorso di recupero. Un credito di fiducia che ha esaurito con le nuove violazioni, riportandolo in carcere.