Home NOTIZIE CRONACA Incendi Roma, verifiche Procura su gestione verde pubblico e rifiuti

Incendi Roma, verifiche Procura su gestione verde pubblico e rifiuti

Che dietro l’incendio divampato sabato scorso a Centocelle ci sia la mano dell’uomo e non l’autocombustione sono tutti d’accordo. Il problema è capire come la mano abbia agito. Al momento non ci sono elementi che indichino una “regia criminale” nei maxi roghi che hanno colpito dallo scorso 15 giugno Malagrotta, Casalotti, il parco del Pineto e l’ultimo sulla Casilina. Incendi su cui la procura capitolina continua ad indagare. Il nuovo faro acceso dalle indagini riguarderebbe la manutenzione del verde pubblico e la mancata raccolta dei rifiuti. Verranno avviate verifiche sulla gestione del verde pubblico e sugli accumuli di rifiuti abbandonati. Si cerca di capire se ci siano delle responsabilità del Campidoglio e quindi anche di Ama. 

Un boomerang per Gualtieri e la sua giunta che hanno puntato il dito contro “interessi oscuri” che avrebbero minato il lavoro dell’amministrazione nella gestione dei rifiuti e remato contro il progetto del termovalorizzatore.

“Come amministrazione andremo avanti nella nostra decisione di dotare finalmente Roma degli impianti di cui una grande Capitale europea ha bisogno – ha detto il sindaco Gualtieri dopo l’incendio di Centocelle -. Perché il fatto che Roma è priva di impianti determina una situazione fragilissima sul fronte dei rifiuti ed è inaccettabile. Noi non ci faremo intimidire”.

Il coordinamento

Nell’ultimo vertice in procura è stato deciso un coordinamento tra tutte le forze dell’ordine per un più veloce scambio di informazioni e di comunicazione tra inquirenti e investigatori. Al momento i fascicoli dei quattro maxi roghi restano separati, ipotizzando anche il dolo, ma non si esclude che possano essere riuniti.