Home NOTIZIE ATTUALITÀ Vetralla, uccise il piccolo Matias a coltellate: padre condannato all’ergastolo

Vetralla, uccise il piccolo Matias a coltellate: padre condannato all’ergastolo

Carcere a vita per Mirko Tomkow, l’ex manovale accusato di aver ucciso il figlio Matias di 10 anni nella casa a Cura di Vetralla. La corte d’Assise di Viterbo, presieduta dal giudice Eugenio Turco, ha deciso per l’ergastolo accogliendo così la richiesta della pm Paola Conti che durante la requisitoria ha ripercorso quel terribile 16 novembre del 2021. Quando il corpo del piccolo Matias è stato trovato esanime nella casa dove viveva con la mamma: ucciso da tre coltellate e con il volto avvolto dallo scotch che lo ha fatto soffocare. 

L’uomo, che aveva un divieto di avvicinamento alla famiglia e un allontanamento dalla casa familiare, ha poi confessato dicendo di essere entrato in casa quando non c’era nessuno. “Con un coltello da cucina ho aperto la porta della soffitta. Ho fumato, bevuto e aspettato. Mentre ero lì – ha detto il 44enne polacco – ho sentito le ruote dello zaino di mio figlio che sbattevano sui gradini e sono sceso. Appena mi ha visto ha urlato di andarmene via”. Così è iniziato l’orrore. “L’ho scaraventato a terra – ha aggiunto l’assassino – ma continuava a gridare. Così ho preso lo scotch e ho avvolto la faccia. Non parlava più”. Poi ha legato il corpicino e l’ha infilato nel cassettone del letto. A trovare il killer svenuto per l’alcol e il cadavere di Matias è stata la madre al ritorno a casa. Che è stata portata in ospedale in stato di choc. 

Una dinamica concitata che non ha convinto l’accusa. Secondo la procura l’omicidio sarebbe stato premeditato e inoltre l’uomo avrebbe puntato ad uccidere anche l’ex partner da cui non era ancora separato legalmente. Bruciando tutti nella casa da dove era stato allontanato per maltrattamenti. Lo proverebbe la tanica di benzina portata sul posto. Ma anche l’ubriacatura sarebbe stata una giustificazione al folle gesto. 

Lele