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Pomezia, villa in Sardegna per pagare i debiti: imprenditori e cittadini vittime d’usura

immagine di repertorio

“Non riesci a pagare i debiti? Intestami la villa in Sardegna”. Era uno dei metodi per pagare gli interessi a tassi d’usura pretesi da un 72enne che teneva sotto scacco imprenditori e cittadini in difficoltà economiche. Le cifre variavano da 5mila a 250mila euro ma il tasso restava sempre al 10%. Così in un anno, a colpi da 25mila euro al mese, una vittima è stata costretta a versare 400.000 euro solo d’interessi.

Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Pomezia, in esecuzione di un’Ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri su richiesta di quella Procura della Repubblica, hanno arrestato il 72enne originario di Napoli, gravemente indiziato dei reati di usura e ricettazione. L’indagato è agli arresti domiciliari in attesa di interrogatorio. Inoltre, i Carabinieri hanno dato esecuzione al sequestro per equivalente finalizzato alla confisca di un immobile del valore di 500.000 euro in un comune sardo.

 Le vittime

Le indagini sono partite dalla denuncia presentata nell’ottobre 2020 da un imprenditore. E’ stato così accertato che l’indagato, tra il 2018 ed il 2019, approfittando del grave stato di necessità della vittima, gli avesse dato 250.000 euro con un tasso d’interesse usuraio del 10%. 25.000 euro mensili per un totale di 400.000 euro versati solo a titolo d’interessi.

Sono state quindi scoperte altre due vittime. Un privato cittadino, destinatario di un prestito usuraio di 5.000 euro e un altro imprenditore del settore alimentare, che aveva ricevuto 100.000 euro. In particolare, quest’ultimo, per onorare una parte del debito contratto, ha dovuto trasferire all’indagato la proprietà di una villa in Sardegna.