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Ergastolo ma soprattutto in carceri separate: i fratelli Bianchi soffrono per il distacco

Carcere a vita e per di più separati, loro che da fratelli molto legati erano abituati a condividere anche le scorrerie oltre che i momenti sereni. A pochi giorni dalla sentenza di primo grado che li condanna all’ergastolo per l’omicidio di Willy Duarte, i fratelli Bianchi hanno appreso che trascorreranno la detenzione in carceri differenti. Se Gabriele, il fratello maggiore, resterà detenuto nel penitenziario romano di Rebibbia, dove ha iniziato a lavorare come volontario, Marco verrà trasferito in un’altra struttura che per il momento viene mantenuta segreta. Una decisione inevitabile, che i difensori temono possa pesare sull’equilibrio psicofisico soprattutto del fratello minore, già provato dai primi mesi di detenzione.

Mentre Gabriele si sta impegnando nel ruolo di assistente di amministrazione con l’incarico di “aiuto scrivania spesa” e viene apprezzato per il suo comportamento corretto, Marco si sta progressivamente isolando: “Marco sta sempre da solo, si fa i capelli da solo, cucina da solo, lava da solo, lo chiamano “infame”. Ci stanno i bravi e ci stanno quelli non bravi”, aveva rivelato in un colloquio con un famigliare il fratello maggiore sinceramente preoccupato per la situazione. Sentimenti condivisi, ora, dagli altri parenti dei “gemelli”, con cui venivano soprannominati i due giovani condannati per l’omicidio del povero Willy, massacrato di botte il 6 marzo 2020 mentre stava cercando di difendere a Colleferro un amico preso di mira dalla banda di bulli.

E così, quando in tribunale a Frosinone, lunedi scorso è stata letta la sentenza che li condannava all’ergastolo, i due fratelli hanno capito che per loro sarebbe arrivato il momento di separarsi: pur atteggiandosi a duri, infatti, sono molto affezionati e abituati a prendersi cura l’uno dall’altro e il loro ultimo abbraccio così lungo e affettuoso ha confermato quanto stiano vivendo con dolore il distacco. Anche perché l’accoglienza in carcere per i “gemelli” non è stata affettuosa: subito dopo essere stati arrestati, infatti, i due fratelli Bianchi sono stati minacciati e insultati dagli altri detenuti mentre alcuni detenuti avrebbero sputato loro addosso e nei loro piatti, arrivando persino a nascondere un chiodo nel dentifricio di entrambi nel tentativo di ucciderli.