Era nudo e nuotava davanti al porto di Ostia. Un tratto di mare utilizzato dalle barche in uscita e entrata nel porto. Ed è proprio lì che due amici lo hanno visto e avvicinato per consigliargli di spostarsi ed evirare un incidente. La preoccupazione era più che fondata. L’uomo che galleggiava nudo ha risposto ai due chiedendo aiuto. Immediato quindi il lancio di un salvagente per tirarlo a bordo della barca e la chiamata di soccorso alla Capitaneria di Porto. Momenti eroici di una tranquilla domenica estiva sul litorale romano che si sono sviluppati in modo sorprendente. Il naufrago infatti non solo era noto alle forze dell’ordine ma era anche evaso dai domiciliari a Vetralla. Lo ha scoperto la Polmare, riporta il Messaggero, che è intervenuta alla richiesta di soccorso. L’uomo di 26 anni perciò dopo il passaggio in ospedale per verificare le condizioni di salute è stato arrestato con l’accusa di evasione. Le sue condizioni sono buone, ricorda ogni particolare della sua vita, racconta l’articolo, tranne il dettaglio più importante: come è finito in mare ad Ostia. Scomparso dal 28 giugno, con nota di rintraccio, il 26enne ha detto solo di aver cenato e di essere andato a dormire. Poi il buio fino a domenica e al salvataggio a un chilometro dalla riva. Un black out che non ha convinto gli investigatori né il tribunale che ha convalidato l’arresto. Resta il mistero di quei giorni trascorsi lontano da casa e dell’anomalo ritrovamento: nudo in mezzo al mare. Una condizione che lo ha costretto a chiedere aiuto ben sapendo che il suo “status” sarebbe stato presto scoperto.
