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Incendi, caldo e siccità moltiplicano i roghi: per monitorare il territorio anche i droni della protezione civile

La giornata di lunedì, quando nove vasti incendi hanno accerchiato quasi in contemporanea Roma, è stata un’eccezione per la vastità dei roghi. Ma le fiamme nella Capitale si accendono in continuazione da settimane. Nelle ultime 72 ore sono stati 400 gli interventi dei vigili del fuoco. Dal periodo che va dal 15 al 27 giugno, le operazioni di spegnimento sono state in media 64 ogni 24 ore a Roma e provincia.

Un aumento record per la Capitale: gli incendi registrati fin qui nel 2022, infatti, sono aumentati del 156% rispetto al 2021, nello stesso periodo di tempo. Un incremento che ha fatto nascere dubbi sulla possibile matrice dolosa dei roghi, anche se al momento la procura indaga per incendio colposo. Ad alimentare le fiamme c’è anche il forte vento e soprattutto le temperature decisamente sopra la media stagionale. Fino al prossimo 4 luglio, infatti, a Roma si registrerà ancora un caldo record, con picchi fino a 40 gradi.

Temperature torride e siccità, un mix che favorisce l’impennata di roghi registrata nell’ultimo periodo. Motivo per cui la Capitale si sta attrezzando per definire un piano per la prevenzione degli incendi sul territorio. In attesa di una strategia precisa, si fa largo l’idea allargare l’utilizzo dei droni per controllare aree più vaste della città.

Al momento, il Nucleo volontari emergenza della Protezione Civile si affida anche ai più moderni strumenti tecnologici per sorvegliare il parco di Monte Mario e quello Regionale del Pineto. Grazie ai droni è possibile infatti individuare in breve tempo la zona dell’incendio, raggiungere zone interdette ai normali mezzi e addirittura prestare soccorso a persone in difficoltà o smarrite.