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Rifiuti, un’addizionale del 5% per i comuni che li esportano fuori dal proprio territorio

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Chi manda i rifiuti fuori dall’Ato di appartenenza, ossia l’ambito territoriale ottimale, dovrà pagare un’addizionale pari al 5%. È uno dei punti presenti nella delibera approvata dalla Regione Lazio lo scorso 14 giugno. In pratica i comuni che non riescono a smaltire i rifiuti nel proprio territorio, dovranno pagare una multa.

“Tutti i comuni – si legge nel testo dell’ordinanza – che conferiscono i propri rifiuti urbani indifferenziati presso impianti di trattamento siti al di fuori dell’ATO di appartenenza, sono tenuti a corrispondere un’addizionale pari al 5 % dell’importo della tariffa di accesso all’impianto di trattamento di destino”.

A farne le spese sarà soprattutto Roma, che ogni giorno esporta fuori dal comune migliaia di tonnellate di indifferenziata. Il rischio è che la nuova tassa possa ripercuotersi anche sui romani, che potrebbero essere costretti a pagare una tariffa rifiuti ancora più alta, mentre il servizio, ad oggi, resta ancora inefficiente.

La risposta dell’opposizione alla nuova delibera è stata dura: “Ovviamente l’ennesima stangata che colpirà molti comuni della nostra regione, non solo Roma. Zingaretti non si occupa mai della nostra regione, ma quando lo fa trova il tempo per tassare i cittadini. Una sorta di accanimento politico che non ha precedenti”, la posizione di alcuni consiglieri regionali di Fratelli d’Italia.