Si sono date appuntamento ieri pomeriggio, davanti a Palazzo Chigi, diverse delegazioni di rappresentanti sindacali del comparto taxi, provenienti da tutto il Paese. Hanno protestato ancora contro il ddl concorrenza, approvato dal Senato a fine maggio. Nello specifico, si legge in comunicato, “i rappresentanti hanno ripetutamente chiesto di poter consegnare un documento unitario nel quale sono contenute le richieste di stralcio dell’articolo 10”.
L’incontro con le istituzioni, però, non è ancora avvenuto e la protesta dei tassisti prosegue a oltranza. L’articolo 10 in questione, prima articolo 8, che i sindacati nazionali dei tassisti intendono stralciare, fa riferimento alla Direttiva Bolkestein, di cui, precisano i sindacati, il servizio pubblico taxi non fa parte e per e per questo l’Europa non chiederebbe nessuna liberalizzazione
A inizio giugno i tassisti romani si erano rivolti direttamente al sindaco Gualtieri, chiedendogli di esporsi sul delicato tema del ddl concorrenza. Incassato il silenzio, la protesta è andata avanti fino a ieri, quando alcuni tassisti si sono incatenati davanti a Palazzo Chigi. A inasprire la già tesa situazione è il caro carburanti, che rischia di mettere in ginocchio tassisti e autisti.