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Incendio Malagrotta, diossine oltre i limiti a Fiumicino

SABRINA ALFONSI ASSESSORE ROBERTO GUALTIERI SINDACO

Scuole e nidi riaperti nella zona di Malagrotta, tranne a Fiumicino. A distanza di quasi una settimana dall’incendio del Tmb, in alcune zone di Roma non è ancora possibile tornare alla normalità. Lo dimostra l’ordinanza firmata dal sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, che ha prorogato fino a nuovi esami la chiusura delle scuole e le altre misure contenute nell’ordinanza firmata dal sindaco Gualtieri subito dopo il rogo.

Il motivo? A Fiumicino il valore delle diossine è “superiore” (0,9 rispetto allo 0,3) “al valore di riferimento individuato dall’Oms per l’ambiente urbano“. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Arpa Lazio dopo l’incendio di mercoledì al Tmb di Malagrotta e riportato dall’Adnkronos. Valori oltre la soglia stabilità dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che hanno portato il sindaco del comune aeroportuale Esterino Montino a prorogare l’ordinanza già emanata dopo lo scoppio dell’incendio.

Con un post pubblicato si Facebook, il sindaco Montino aveva annunciato la proroga delle misure: “Su indicazione della Asl RM3, in via prudenziale e considerati i livelli di diossina rilevati sul nostro territorio a seguito dell’incendio del TMB di Malagrotta, sto per firmare una nuova ordinanza che prevede la chiusura dei nidi, delle scuole dell’infanzia e delle attività ludico ricreative pubbliche e private anche nei giorni di lunedì 20 e martedì 21.

Il provvedimento riguarda, ovviamente, Parco Leonardo, Pleiadi, Vignole, Via Portuense nel tratto compreso tra il cimitero comunale e la fiera di Roma e via della Muratella fino all’intersezione con via della Trigolana. Restano in vigore anche le altre misure e cioè il divieto di consumo di frutta e verdura prodotte nell’area indicata e il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile.

In generale, l’indicazione è di limitare il più possibile le attività all’aperto e di chiudere le finestre in caso di odori acri. Martedì sono attesi i risultati dell’esame dei filtri delle centraline installate sul nostro territorio. In base ai dati che emergeranno, sempre in accordo con Asl e Arpa, decideremo eventuali nuovi provvedimenti”, conclude il messaggio.