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Incendio a Malagrotta, nube scura e scuole chiuse: timori per la salute, raccolta rifiuti a rischio

Le fiamme divampate ieri nel tmb di Malagrotta sono state domate dai vigili del fuoco al lavoro tutta la notte, ma a preoccupare, ora, è la tossicità del rogo. Tonnellate di rifiuti sono andate a fuoco per motivi ancora da chiarie, e la presenza di sostanze tossiche nell’aria, come la diossina, è quasi una certezza. Motivo per cui, già da ieri, sono scattate tutte le precauzioni del caso.

Il Campidoglio ha ordinato per un periodo non superiore alle 48 ore, la sospensione delle attività scolastiche e dei centri estivi. È vietato, inoltre, il consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell’area individuata. È raccomandato limitare le attività all’aperto e si invita a chiudere le finestre e a spegnere i condizionatori in caso di fumi persistenti e maleodoranti.

Gli abitanti della Valle Galeria, soprattutto famiglie con bambini, hanno deciso di allontanarsi spontaneamente dalla zona, almeno fino a quando l’incendio non verrà spento del tutto. Ai possibili timori per la salute dei residenti si aggiungono quelli, più pratici, relativi allo smaltimento dei rifiuti.

Allarmato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha scritto in un comunicato: “L’incendio del Tmb non è solo un grave incidente ma costituisce un danno significativo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Siamo già al lavoro per ricollocare quanto prima le quantità trattate dall’impianto danneggiato e sui successivi sbocchi”. Si tratta di circa 900 tonnellate di rifiuti al giorno trattate dall’impianto di Malagrotta che ora dovranno essere collocati altrove. Oggi è stata convocata la «cabina di regia» con Ama e gli altri operatori del settore coinvolti per fronteggiare la grave emergenza.