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Roma, a luglio il piano industriale di Ama mentre 200 addetti non idonei “guariscono”

È una crisi dei rifiuti sempre più cronica nella Capitale con Ama sempre più nell’occhio del ciclone. Fra l’esigenza di far ripartire un piano industriale affidabile e il continuo ricorso a piccoli correttivi, si prova a contenere nell’immediato le varie emergenze.

Da mesi la municipalizzata sta lavorando agli accordi con i sindacati, per risolvere la grave carenza di personale. Fra i tanto discussi bonus per invogliare gli addetti a lavorare nei giorni di festa, e l’ormai lampante bisogno di assumere, la linea di Ama è quella di iniziare ad usare – finalmente, dirà qualcuno – il bastone piuttosto che la carota.

Roma, Ama recupera 200 impiegati non idonei ai lavori pesanti

E così l’azienda da seimila dipendenti, ma dei quali solo duemila sono abitualmente impegnati in strada, ha calato la carta delle visite fiscali. Il risultato è che 200 dipendenti sembrano miracolosamente guariti dallo stato di non idoneità alle mansioni più faticose.

Si contano infatti circa mille lavoratori, un sesto dell’organico, in possesso di un certificato di totale o parziale inidoneità. Non tutti i duecento dipendenti in questione andranno in strada, ma si renderanno più utili passando dal lavoro al computer ad altre mansioni, liberando dei colleghi per effettuare i lavori, al momento, più urgenti. Come quello di ripulire la città.