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Roma, per le botticelle una nuova ‘casa’ a Villa Borghese, ma insorgono le associazioni animaliste

Una struttura all’interno di Villa Borghese “costruita circa 15 anni fa, mai utilizzata e abbandonata al degrado”. E ora riqualificata per diventare la nuova ‘casa’ di botticelle e cavalli. Ad annunciarlo è stata, il 25 maggio scorso, l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi: “A Villa Borghese – ha detto – abbiamo effettuato un sopralluogo nel sito che diventerà la nuova sede delle Botticelle di Roma, una struttura costruita circa 15 anni fa, mai utilizzata e abbandonata al degrado”.

“Lavoriamo per mettere rapidamente in campo gli interventi per realizzare una nuova sede accogliente e funzionale per i vetturini e i cavalli delle botticelle, patrimonio della nostra città”, ha concluso Alfonsi. Un proposito che ha scatenato la protesta degli animalisti. Ieri l’associazione Earth ha lanciato l’allarme: “Il caldo di questi giorni è stato veramente eccezionale con punte di 38 gradi sulla capitale. Nonostante questo dal Comune di Roma non è arrivata l’Ordinanza Sindacale che, nella passata amministrazione, vietava ai vetturini delle Botticelle di circolare nelle ore più calde e comunque quando veniva diramata l’allerta meteo dalla Protezione Civile”.

Sulla possibilità di spostare vetturini e botticelle nei parchi, ha detto Valentina Coppola, presidente di Earth: “Ma quando? Non credo prima dell’estate ed è quindi inaccettabile che si lasci trainare le botticelle sotto il sole senza che ci sia un limite imposto ai vetturini”. Secondo l’associazione Earth, il Comune di Roma “tra canili malgestiti e cavalli costretti a lavorare sotto il sole torrido ha compiuto un grosso passo indietro nel rispetto degli animali”.

Anche l’associaizone LNDC Animal Protection, oggi, ha protestato contro la decisione del Comune di spostare i cavalli nella struttura all’interno di Villa Borghese: “È vero che quella delle botticelle romane è una tradizione molto antica, ma questo non vuol dire che sia una pratica al giorno d’oggi accettabile o da applaudire come un patrimonio da salvaguardare. I cavalli coinvolti in questa usanza sono troppo spesso sfruttati fino allo stremo, costretti a viaggiare con qualsiasi condizione meteo e l’arrivo del caldo è una vera e propria piaga per questi poveri animali. Anche in estate, infatti, devono trainare carrozze cariche di persone nonostante le temperature roventi e il sole cocente, e infatti – in tutte le città dove si pratica questa usanza – capita spesso che i più sfortunati e deboli di loro stramazzino al suolo e muoiano per la fatica.”

“Lo scorso anno il TAR ha confermato la validità del nuovo regolamento capitolino che obbliga lo svolgimento di questa attività soltanto all’interno dei parchi cittadini e delle ville, quindi lontano dalle strade pavimentate e arroventate dal caldo o rese scivolose dalla pioggia. Tuttavia, questo è soltanto il primo passo necessario verso l’abolizione di questo ‘servizio’ che si basa sostanzialmente sulla sofferenza di animali innocenti, sfruttati per lunghissime ore e sottoposti a fatiche incredibili”, conclude Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection.