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Nessuno vuole fare il bagnino: a Roma e nel Lazio stagione estiva a rischio

Non solo cuochi e camerieri, fra i lavori che nessuno, come sembra, vuole più fare c’è anche quello del bagnino. Sono ben lontani infatti gli anni in cui la figura dell’assistente per i bagnanti era una posizione ambita e ammirata.

Oggi Confcommercio lancia l’allarme parlando di tre-quattromila risorse mancanti all’appello. Il che vuol dire circa il 30-40% di lidi sprovvisti di un guardaspiaggia lungo tutta la penisola.

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Una mancanza grave e limitante per le spiagge, che di legge devono poter contare su un assistente ogni 100 metri di arenile. Altrimenti c’è lo stop forzato per le attività.

I corsi gratuiti organizzati d’emergenza dalla Regione e contratti di tutto rispetto, visto che si parla anche di 1500 euro netti al mese, non sembrano solleticare la volontà dei giovani.

Le spiagge pontine contano circa 70 bagnini mancanti, va meglio ad Ostia dove aiuta la vicinanza con Roma.

Ma tralasciando i bagnini, i lidi attrezzati hanno difficoltà a reperire anche tutti gli altri lavoratori stagionali. Ennesimo effetto della pandemia, secondo Federturismo Confindustria. In molti, infatti, anche in possesso di brevetti preferiscono impegnarsi in altri lavori, in cerca di una maggiore stabilità.