A cento anni dalla nascita del grande Pier Paolo Pasolini, il produttore cinematografico e televisivo Pietro Valsecchi fa un dono speciale alla Capitale. Compra all’asta la casa romana dove Pasolini visse all’inizio degli anni ’50 e decide di donarla al Comune di Roma.
Proprio lì in via Giovanni Tagliere 3 dove il poeta scrisse il primo capitolo di «Ragazzi di vita», dove imparò a conoscere le borgate e chi vi abitava, nascerà «un luogo della memoria di quel grande scrittore che è stato Pier Paolo Pasolini» ha anticipato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, un passo che il Comune farà non appena entrerà in possesso dell’immobile.
Lo scorso dicembre l’asta era andata deserta, nessuno aveva dimostrato interesse verso quel primo piano di 40 metri quadri nel quartiere di Rebibbia, ma Valsecchi racconta che a spingerlo a comprare quella casa è stato un ricordo di quando arrivò a Roma negli anni ’70: una delle prime persone che incontrò fu Laura Betti, vestale di Pasolini che lo mandò nella sede del Secolo d’Italia a raccogliere tutti gli articoli usciti sulla morte dell’intellettuale. Quello fu il suo primo servizio.
