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Aprilia, Cassazione condanna il comune sul Lodo Aser

La Cassazione condanna il comune di Aprilia sul cosiddetto Lbodo Aser: risarcimento di 22 milioni di euro e, ora, il rischio crack per l’amministrazione.  La Corte ha confermato la sentenza della Corte d’Appello condannando il Comune apriliano al maxi risarcimento di oltre 22 milioni di euro sul caso Aser.

Cassazione condanna il comune di Aprilia: 22 milioni di euro

Rigettato il ricorso promosso nel 2016 dalla maggioranza del sindaco Terra contro il pronunciamento di secondo grado, che riconosceva a Aser-Tributi Italia (ora in amministrazione controllata) il maxi pagamento da 15 milioni di euro sull’accordo arbitrale per il danno prodotto dal Comune rispetto agli inadempimenti relativi alla convenzione stipulata tra le parti durante un contenzioso tributi avviato nel 2003.

L’amministrazione comunale chiedeva che a esprimersi fosse la Corte dei Conti: i giudici però hanno evidenziato che quest’ultima si fosse già pronunciata sull’azione di responsabilità erariale promossa dal Comune contro le società intimate.

Per questo la Cassazione, nella sentenza ha dichiarato inamissibile il ricorso dando conferma a un risarcimento che, tra interessi e rivalutazioni, rappresenterebbe un durissimo colpo alle casse di un’amministrazione comunale che potrebbe trovarsi in seria difficoltà, con rischio default, oltre che di fronte a un danno d’immagine, considerato che il Comune di Aprilia è creditore di oltre 45 milioni di euro nei confronti di Aser-Tributi Italia per i mancati incassi negli anni in cui la società svolgeva in città il servizio di riscossione.

L’ipotesi di una compensazione tra le parti, quanto a crediti e debiti, è al momento fumosa e lontana: le difficoltà economiche che potrebbero emergere per Aprilia si addensano, dunque, come nubi fosche e minacciose sul futuro della città.