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Calcio, Roma, doppia ‘finale’: Torino e Conference

JOSE' MOURINHO

Sarà un mini turn-over, perchè le circostanze lo impongono e perché, si sa, il countdown arriva agli sgoccioli, il margine di errore si assottiglia sempre di più. Lo sa bene la Roma dello Special One Josè Mourinho che nel giro di pochi giorni, a partire da questo venerdì, di fatto vivrà due finali. La prima, anche se tecnicamente non una finale vera, è contro il Torino. Poi, la vera finalissima, contro il Feyenoord, in Conference League.

Roma, Torino e Feyenoord: il futuro in due matches

Se non mette in palio una coppa, tuttavia, la gara col Torino nel’anticipo di Venerdì di fatto assegna il piazzamento nella prossima Europa League. E prima di tutto, per la Roma, significherebbe un passo avanti dopo aver partecipato alla Conference quest’anno.

Poi, consoliderebbe il concreto di una crescita sportiva e anche economica. Quello step by step di cui parlano tutti a Trigoria. Per la Roma restare o meno in Europa potrebbe fare tutta la differenza del mondo. E cosi Mourino non potrà abbondare con il turnover, come si è visto nelle due partite interne contro Bologna e Venezia, che hanno lasciato molti rimpianti.  La famiglia Friedkin, dopo aver già speso circa 550 milioni per il club mira ad avere la certezza di poter ottenere gli introiti europei per poter varare quel mercato chiesto dal tecnico portoghese.

Ovviamente, poi, a spostare gli equilibri, gli umori e i voti, arriverà la finale della prossima settimana contro il Feyenoord. Mourinho potrebbe centrare l’ennesimo record della sua vita, diventando il primo tecnico a vincere tutte le competizioni europee, e ovviamente il primo, essendo il primo anno, della Conference.

Inoltre porterebbe un trofeo alla Roma da tempo immemore, specie a livello europeo, dopo aver dato ai giallorossi una finale europea che mancava da 31 anni. E tutto questo, al primo anno.

Poi, occhio al mercato domani. I nomi che piacciono sono già stati contattati da tempo, molti dei quali in orbita Premier: Dalot, Wan-Bissaka e Matic (ManUnited), Solbakken (Bodo), Douglas Luiz (Aston Villa). E poi il sogno Dybala che già fa impazzire la piazza.