Sulle spalle di Milinkovic l’Europa si tocca anche all’ultimo respiro. La Lazio si aggrappa al suo Sergente per centrare l’Europa League e la sesta qualificazione consecutiva alle coppe europee. È suo il gol allo scadere che all’Allianz Stadium inchioda la Juve sul 2-2 e regala ai biancocelesti il punto necessario per assicurarsi con un turno d’anticipo l’ingresso in El.
Un gol da fenomeno: pallone defilato, la porta che sembra rimpicciolirsi sempre più. Lui che tiene il pallone basso e lo mette sotto la traversa dove Perin non può arrivare. Il gol di Sergej è arrivato sul gong e ha messo il punto ad una partita giocata con intensità e carattere. Ora la testa di Milinkovic, acclamato dai tifosi juventini alla lettura delle formazioni, è al suo futuro.
Dopo anni a Roma, il Sergente potrebbe pensare ad una nuova esperienza. Ne ha parlato anche Sarri in conferenza stampa dopo il pareggio con la Juve: “Erano prevedibili, spero applaudano Milinkovic con la nostra maglia anche il prossimo anno. Parlando col presidente mi sono convinto che se Milinkovic va via, cosa non facile dopo le parole che ho sentito dal presidente, non andrà in Italia”.
E’ tutto da decidere. Milinkovic è attaccatissimo alla Lazio, è un idolo della tifoseria e al tempo stesso si sente a casa a Roma. Ma il corteggiamento dei top club europei questa volta potrebbe fare breccia. Sergej è un centrocampista totale, ha le qualità tecniche per giocare nel Real Madrid o il Bayern Monaco. Dipenderà tutto dalle offerte che arriveranno sulla scrivania di Lotito: la sensazione è che per meno di 90 milioni il presidente biancoceleste nemmeno valuterà la proposta.
