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Roma, altri due casi di peste suina africana: la Regione dà il via libera all’abbattimento dei cinghiali

ANIMALI FAUNA CINGHIALE

Altri due cinghiali uccisi dalla peste suina africana sono stati trovati nell’area dell’Insugherata, dove giovedì è stato riscontrato il primo caso che ha messo in allarme la Regione. A Roma è scattato il piano per contenere la Psa (che come ribadiscono gli esperti non contagia l’uomo), e prevede l’istituzione di una zona rossa e di una task force di Guardacaccia pronta a rilevare possibili nuovi casi nelle aree interessate.

L’altro step, annunciato dal sottosegretario alla salute Andrea Costa, è l’abbattimento di una parte dei cinghiali che vicino nelle zone di Roma. Al tg3 Andrea Napoletano, capo di gabinetto del governatore Nicola Zingaretti, ha dato il via libera: “Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha sottolineato l’esigenza del depopolamento e perciò degli abbattimenti selettivi. Quindi a Roma si dovrà procedere a questo per creare un’area di vuoto e non permettere che questa epidemia si possa espandere.

Le associazioni animaliste sono immediatamente intervenute: “Le uccisioni, com’è noto in ambienti scientifici, non farebbero che rafforzare la presenza della specie – spiega Massimo Comparotto, presidente di Oipa, come riporta a Repubblica -. La questione va affrontata in maniera scientifica. Un serio piano di sorveglianza e prevenzione si può attuare non armando i cacciatori, persino deregolamentandone l’attività, ma con un monitoraggio sanitario degli animali morti che si trovino nel territorio nazionale. Lo ripetiamo: a Roma il problema sono i rifiuti, non i cinghiali”.