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Morti sul lavoro, boom di casi nel Lazio

Morti sul lavoro, boom di casi nel Lazio: e la regione convoca una task force. Tre operai morti in otto giorni: l’ultima vittima un 29enne folgorato durante lavori di potatura. A fine aprile, stessa sorte a un 61enne, poi due uomini, 39 e 29 anni.

Morti sul lavoro, Campiodoglio e Regione, via a task force

Drammi diversi, ma un unico comun denominatore: la sicurezza sul lavoro. L’allarme negli ambienti di lavoro, non è mai stato così alto. E dopo le tragedie, il Campidoglio e la Regione hanno deciso per un vertice in prefettura coordinato dal Prefetto Piantedosi per studiare le direttive da applicare nei cantieri e nei contratti. L’assessore al lavoro e nuovi diritti della Regione Lazio, Di Berardino ha convocato inoltre una task force “con tutti gli enti competenti in attività di controllo e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro”, al fine di “sollecitare l’implementazione sul territorio regionale della pianificazione delle attività ispettive”.

Morti sul lavoro, implementare sicurezza e organizzazioni aziendali

Quel che occorre è un risoluto cambio di rotta nella cultura del lavoro che ponga la sicurezza al centro delle politiche e dell’organizzazione aziendale. Gli incidenti mortali e non, sono legati spesso all’assenza di protezioni, alla sottovalutazione dei rischi e alla scarsa organizzazione della struttura produttiva.

In contesti lavorativi che si evolvono anche e in virtù delle modifiche normative in corso nel settore della sicurezza, è dunque fondamentale puntare su prevenzione e formazione strategica, intervenendo ove necessario con tempestività e lungimiranza.