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Roma è vivibile per i disabili? A Garbatella con ‘Disability pride’ a caccia di barriere architettoniche

Aspettare l’autobus, prendere la metro, attraversare strade trafficate o fare una semplice camminata. Come ci riesce chi è in carrozzella o non vedente, a Roma? E’ questa la domanda alla base delle passeggiate inclusive ideate dall’associazione Disability pride network. L’obiettivo è quello di far mettere nei panni di chi è costretto ogni giorno a superare ostacoli e barriere architettoniche cittadini e amministratori dei municipi.

Così dopo il Pigneto, è stato il turno della Garbatella. Una passeggiata dalla stazione metro del quartiere fino al Palladium, l’Osservatorio Accessibilita’ dell’Ordine degli Architetti di Roma e del Lazio.

Persone con disabilità motoria e sensoriale hanno passeggiato per le vie di Roma con chi ha voluto mettersi al loro posto, almeno per un giorno. Un modo per dimostrare concretamente gli ostacoli che sono costretti a superare. All’iniziativa erano presenti, tra le altre, persone che svolgono attività presso l’azienda di servizi alla persona Sant’Alessio, la fondazione Tetrabondi, Radio 32, l’associazione Luca Coscioni, la sezione romana dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti.

C’erano anche il presidente dell’VIII Municipio Amedeo Ciaccheri e gli assessori Maya Vetri e Luca Gasperini. Le passeggiate inclusive non si fermano qui, l’obiettivo è di organizzarle in ogni municipio della città, al fine di scrivere una proposta di delibera municipale che invita comune, regione e Stato italiano, a prendere delle misure concrete, come ha ribadito Carmelo Comisi, portavoce del Disability pride network.