Urla, minacce e perfino l’intervento della polizia. È finita quasi in rissa l’assemblea dell’ordine dei medici di Roma di sabato, organizzata al Marriott Rome Park alla Muratella. Quella che si preannunciava già alla vigilia come una seduta tesissima, con all’ordine del giorno il bilancio consuntivo e preventivo, ha avuto un esito sconcertante con un centinaio di professionisti rimasti fuori senza la possibilità di votare, data l’altissima affluenza e la lunga procedura di accredito. All’esterno, tanti i medici che non hanno passato i controlli, bloccati da un servizio di vigilanza armato, mentre il bilancio veniva approvato sullo sfondo di urla di contestazione, relative soprattutto alla gestione tenuta durante l’emergenza Covid. “La maggioranza era schiacciante” ha sottolineato il presidente Antonio Magi, spiegando anche che l’assemblea è iniziata in orario ed è stato dato un tempo adeguato per entrare. L’episodio non è comunque un caso isolato: a pochi giorni dall’ultimo Natale, l’assemblea era sta rinviata dopo che una cinquantina di medici contrari all’obbligo di vaccino anti Covid, fra quelli già sospesi e altri in via di sospensione, avevano interrotto la riunione insultando i colleghi, strappando il microfono ai relatori e dando vita anche ad alcuni scontri fisici, prima dell’intervento delle forze dell’ordine.
