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Scuola, cambiano le regole: vietate chat tra prof, studenti e genitori

PRIMO GIORNO DI SCUOLA AL LICEO ISACCO NEWTON DI ROMA STUDENTI RIAPERTURA DELLE SCUOLE CLASSE AULA BANCHI LEZIONE

Niente più conversazioni private tra studenti, insegnanti e famiglie. Tutte le comunicazioni dovranno passare per la scuola. Arriva la stretta per l’utilizzo di chat e social network dopo il caso del liceo Montale di Roma. A deciderlo sono stati i presidi durante l’ultima riunione del 10 aprile. Il decalogo degli insegnanti, cioè i “Teachers standards”, sarà integrato con le regole anti-chat.

Entro il 2022 gli insegnanti di Roma non potranno più comunicare privatamente con i propri alunni attraverso social e chat come Whatsapp e Telegram. E il divieto sarà esteso anche alle chat tra insegnati e genitori, per evitare equivoci. L’unica eccezione riguarderà le comunicazioni urgenti per annunciare, ad esempio, la cancellazione di una gita o la sospensione delle lezioni scolastiche non programmate.

È il presidente di Assopresidi di Roma, Mario Rusconi, ad annunciare le novità al Messaggero: “Vogliamo che ci siano delle regole ben precise. Questo per aiutare sia i professori che gli studenti a orientarsi sull’uso corretto delle chat e dei profili social”. Le regole contenute nei Teachers standards, sulla falsa riga di altri paesi europei, si erano rese necessarie a seguito della polemica divampata nel liceo Augusto Righi, dove una prof aveva chiesto ad una alunna con la maglietta troppo corta se stesse sulla Salaria.

Il caso più recente sulle presunte chat tra la preside del Montale e un alunno dell’ultimo anno ha spinto ad inserire nuove regole anche sulle chat. Una stretta arriverà anche sull’utilizzo dei social network: chi pubblicherà contenuti lesivi dell’immagine dell’istituto verrà sanzionato. E la regola vale anche per chi mette un semplice like.