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Roma, bullismo a scuola: studentessa disabile umiliata e ripresa, neanche la denuncia ferma gli aguzzini

Le lesioni causate dai calci e dai pugni sono guaribili in 36 giorni, quello che però non è guaribile è la ferita più profonda all’autostima. La ragazza è terrorizzata.

Picchiata da un gruppo di bulli in un parchetto a Roma Nord e ripreso il tutto con il cellulare. Questa è quanto accaduto ad una studentessa disabile di dodici anni che lo scorso 2 aprile è stata accerchiata e poi pestata da alcuni suoi coetanei probabilmente per un like sbagliato su Instagram, raccogliendone poi ripercussioni fisiche e anche morali. Un coetaneo ha ripreso tutta la scena con il cellulare per pubblicarlo poi in una diretta Instagram. Le reazioni sono imminenti, i primi like iniziano ad arrivare mentre i bulli continuano con la loro aggressione.

Le lesioni causate dai calci e dai pugni sono guaribili in 36 giorni, quello che però non è guaribile è la ferita più profonda all’autostima. La ragazza è terrorizzata, spaventata anche solo all’idea di dover uscire da sola.

Si tratta solo di un’ultima intimidazione quella di tre settimane fa perché preceduta da altri fatti simili, ma a quanto pare le denunce non bastano a fermare gli aguzzini. Ad esprimere il dispiacere per quanto accaduto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La famiglia ha nel frattempo presentato un’integrazione di querela e la Procura dei minorenni ha aperto un altro fascicolo d’indagine. I magistrati intanto hanno chiesto un rinvio a giudizio per due ragazze di 16 e 15 anni, mentre altri non sono imputabili perché hanno meno di 14 anni. Il pm ad ogni modo ritiene che gli adolescenti avrebbero agito in “concorso tra loro”, accerchiando la ragazza e colpendola.