Alcuni ragazzi questa mattina si sono incatenati davanti ai cancelli dell’Università di Roma La Sapienza per protestare contro gli accordi presi tra ateneo e alcune grandi aziende italiane e non solo.
“Incatenati ai cancelli della Sapienza per chiedere che la scienza sia ascoltata“, le parole degli attivisti di Extincion Rebellion che hanno attuato questa azione non violenta e sono stati poi fermati e condotti in questura. Ancora una volta i ragazzi di Extincion Rebellion tornano a fare azioni capaci di attirare l’attenzione di giornalisti e forze dell’ordine.
Alla base delle loro azioni, a volte illegali ma sempre non violente, la convinzione che se non si dovesse cambiare in breve tempo a livello globale la politica legata al clima, le conseguenze saranno irreparabili. Ai microfoni di Roma di Giorno è intervenuta Viola Del Vescovo, attivista di Extincion Rebellion.
L’attivista ospite della nostra emittente ha identificato i motivi delle azioni di stamane: “Chiediamo che la voce della scienza sia ascoltata e condanniamo gli accordi con l’Università stessa con Eni e Leonardo Spa”
Per quel che riguarda i ragazzi che a bordo di auto della Polizia sono stati portati fuori dalla Sapienza Viola racconta: “I nostri amici son ancora in questura, dovrebbero essere rilasciati in giornata, ci sono alcuni di noi che li stanno aspettando sotto la questura pronti ad accoglierli”.
