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Viterbo, via a progetto di prevenzione abusi su anziani nelle RSA

immagine di repertorio

Parte da Viterbo un progetto regionale per la “umanizzazione delle cure e dell’assistenza agli anziani” nelle case di risposo o RSA. Un percorso che nasce nell’ambito della campagna contro la violenza promossa dalla Asl, con l’obiettivo di prevenire abusi fisici e psicologici riaffermando la centralità del rispetto e della tutela delle persone in condizioni di fragilità.

Quattro le aree d’azione:  la formazione del personale, la continuità assistenziale, i controlli da parte dei vertici delle case di riposo e del sistema sanitario pubblico e la qualità delle strutture residenziali, dove spesso mancano requisiti minimi di comfort e riservatezza.

Ne hanno discusso i rappresentanti della sanità pubblica e privata e enti e istituzioni locali in vista di un protocollo da presentare il 15 giugno, giornata mondiale, appunto, contro gli abusi sugli anziani.

Rimodulare l’intero sistema delle rsa e case di riposo, regolamentare le strutture affidate ai Comuni, l’inclusione dell’anziano nel tessuto sociale attraverso laboratori e attività ricreative e ancora la formazione del personale e il miglioramento delle retribuzioni per frenare l’abuso del ricambio degli operatori a danno della linearità assistenziale e del rapporto affettivo con il paziente.

Queste alcune delle linee guida di un iter da svolgere il team, tra rigidi controlli, sostegno, competenza e lotta alle sopraffazioni e all’incuria su soggetti in vulnerabilità.