Antibiotici, vaccini e dispositivi chirurgici scaduti, farmaci aperti e utilizzati oltre la scadenza. Gabbie arrugginite, muffe, escrementi di topo e zero pulizia. Sono solo alcune delle irregolarità scoperte dai carabinieri del Nas durante i controlli svolti nelle strutture veterinarie di tutta Italia.
Su 682 tra ospedali, cliniche e ambulatori per la cura di animali domestici, soprattutto cani e gatti, il 26% non era a norma. In dieci casi, i più gravi, è scattata la chiusura. Sospesa l’attività di 2 ambulatori veterinari, nella provincia di Latina, dove sono state accertate gravi carenze igieniche in tutti gli ambienti, trovando in un caso anche la presenza di escrementi di roditori.
Nei blitz scattati da Catania a Torino sono stati sequestrate in tutto 800 confezioni di farmaci veterinari e dispositivi medici irregolari o scaduti, senza nessuna efficacia dunque e con il rischio di somministrare sostanze pericolose per l’animale. 49 operatori e titolari denunciati e altri 141 multati per un totale di 145 mila euro. 5 veterinari inoltre svolgevano l’attività senza la vaccinazione anti-Covid: due erano già stati sospesi dell’Ordine
