Home NOTIZIE ATTUALITÀ Roma, il Campidoglio “allenta” lo smart working: 3.500 dipendenti rientrano in ufficio

Roma, il Campidoglio “allenta” lo smart working: 3.500 dipendenti rientrano in ufficio

Sarà un rientro graduale perché su 11.000 lavoratori attualmente in smart working a rotazione, ne rientreranno in presenza circa 3.500.

Il 31 marzo terminerà lo stato di emergenza, dal 1 aprile quindi i dipendenti comunali rientreranno in ufficio. Ma sarà un rientro graduale perché su 11.000 lavoratori attualmente in smart working a rotazione, ne rientreranno in presenza circa 3.500.

Sarà quindi una versione semplificata del lavoro agile, o almeno sarà così fino alla metà di giugno, termine ultimo stabilito dal governo con il decreto Riaperture. È un numero, quello delle persone attualmente in smart working, che è destinato a scendere soprattutto con l’applicazione delle nuove norme in vigore da aprile. In questi ultimi due anni, sono circa 5.500 i lavoratori che hanno svolto le loro mansioni da casa tutti i giorni, ma con le nuove norme si parla circa del 15-20% del personale che manterrà il lavoro da casa. Questa modalità ha di fatto permesso durante la pandemia di ridurre il rischio contagi. Adesso è importante che il rientro venga gestito nella migliore maniera possibile, rendendo gli uffici comunali funzionali al rispetto delle distanze richieste dalla situazione pandemica.

Nella seduta di commissione il discorso dello smart working è stato affrontato con il direttore del Personale comunale, Angelo Ottavianelli, ma anche con i sindacati che già da tempo considerano lo smart working come una risorsa importante. Con loro sarà di fatto avviato un tavolo di confronto per discutere sulla nuova percentuale di lavoratori che usufruirà del lavoro agile.