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Siccità, Lago di Bracciano in sofferenza per le poche piogge e Roma rischia di rimanere a “secco”

Il geologo Alessandro Mecali parla di un livello basso del lago e di un’allerta alta, soprattutto se le piogge scarseggeranno fino a giugno.

Arriva dai geologi l’allerta per questo periodo di assenza di piogge, un periodo che ormai dura da più di cento giorni. Così come il nord Italia, adesso anche il Lazio è a rischio siccità.

Vengono monitorate costantemente le acque del lago di Bracciano che per la Capitale rappresenta la sua riserva di acqua potabile. Purtroppo i dati parlano chiaro e la situazione potrebbe peggiorare se non si verificheranno fenomeni piovosi. Il geologo Alessandro Mecali infatti parla di un livello basso del lago e di un’allerta alta, soprattutto se le piogge scarseggeranno fino a giugno. “Saranno, dunque, decisivi i prossimi mesi” ha affermato, “ma c’è il rischio di avere un lago ancora più in sofferenza di adesso.” La paura è quella di un ritorno al 2017, l’anno più nero in cui il lago raggiunse i 2 metri al di sotto del valore dello zero idrometrico. “Negli ultimi cento anni si è registrata rarissime volte la diminuzione di un metro e mezzo” ha dichiarato il geologo Alessandro Mecali.

Il problema è che questa allerta non si riferisce solamente al lago, ma anche alle altre risorse idriche, come i fiumi. Il meteorologo Angelo Ruggeri, parla di come “Il Tevere, ad esempio, mostra una situazione in linea con gli inverni più siccitosi, ed anche i suoi affluenti presentano un livello basso per il periodo”.

Una situazione che ricade gravemente sull’agricoltura. A causa della poca disponibilità idrica per un inverno con piogge significative assenti, sarà difficile affrontare il periodo primaverile ed estivo. Il caldo fuori stagione ha di fatto sconvolto i normali cicli colturali con il rischio di compromettere i prossimi raccolti.