Home NOTIZIE SPORT L’orgoglio della Lazio non basta passa il Porto

L’orgoglio della Lazio non basta passa il Porto

La Lazio non va in Porto e naufraga al cospetto di un Porto che ha fatto il minimo indispensabile. Davanti ad un Olimpico indemoniato è Ciro Immobile ad aprire le danze da buon bomber iridato. Poi Milinkovic colpisce Taremi sul finire del primo tempo: l’arbitro va al Var e concede il rigore che lo stesso attaccante iraniano trasforma all’angolino. Nella ripresa la Lazio entra con un piglio diverso, ma due conclusioni lusitane dalla distanza trovano Strakosha preparato abbastanza. È il preludio al gol del vantaggio lusitano: colpo sotto di Taremi i centrali della Lazio escono malamente e Uribe indisturbato supera Strakosha nuovamente. La squadra di Sarri ha un moto d’orgoglio, prima l’incrocio dei pali di Luis Alberto poi la parata di faccia di Diogo Costa su un tap in d’Immobile, dicono no ad un pareggio che sarebbe stato il risultato più giusto. E a due minuti dal gong il forcing laziale viene premiato: Immobile colpisce il palo, il pallone torna in campo e Cataldi lo spinge in rete per il 2-2 finale. La Lazio esce dall’Europa League a testa alta, contro meo amigo Conceicao che ha lasciato una breccia nel cuore dei laziali presenti all’Olimpico. Ora testa al Napoli, l’ennesimo esame per il professor Sarri che prende sempre appunti pronto a correggere i danni