Dopo le innumerevoli segnalazioni da parte di utenti ed autisti stessi, la Procura di Roma ha deciso di avviare una maxi inchiesta sulle manutenzioni dei bus della Capitale, disponendo ispezioni in tutte le rimesse Atac. Una decina di giorni fa infatti, i vigili del fuoco e i carabinieri della sezione Tutela lavoro si sono presentati nei vari depositi, da Magliana a Montesacro passando da Tor Sapienza e le altre rimesse, reperendo la documentazione necessaria e interrogando sommariamente operai e meccanici. Le domande si sono focalizzate soprattutto su ricambi, manutenzioni e guasti, anche nell’ottica di ricostruire la catena di comando e le procedure da seguire. Per il momento il fascicolo risulta contro ignoti e potrebbe essere accorpato a quelli già aperti per indagare sul fenomeno degli autobus che vanno a fuoco improvvisamente mentre sono in strada.
Sono quindi stati aperti tre fascicoli i quali descrivono una situazione impietosa di bus e tram. In molti casi, secondo gli inquirenti, i responsabili dei monitoraggi e delle manutenzioni avrebbero ignorato segnalazioni e campanelli di allarme, come nel caso del bus bruciato nel giugno del 2019, quando il consulente aveva segnalato nella scheda di prevenzione incendi di due settimane prima alcune criticità sul circuito idraulico, con conseguente perdita di fluidi. Nonostante ciò, la vettura era stato rimessa in servizio, per poi bruciare pochi giorni dopo. Nella consulenza agli atti dell’inchiesta viene anche sottolineato che, in molti veicoli, le parti danneggiate e che dovevano essere sostituite sarebbero state rimpiazzate con pezzi danneggiati e che «non possiedono affatto la qualità di quelli originali». Da qui spiegato l’alto numero di incendi che interessa proprio questi mezzi. Per i magistrati gli indagati sono responsabili di imprudenza, mentre sulla mancata manutenzione verrà effettuata un’indagine più ampia.
