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Corsi di cinema e di street art per i giovani: “Spas”, progetto educativo alla Magliana

Cinema e corsi di street art gratuiti per garantire un tempo libero di qualità ai ragazzi dai 14 ai 24 anni. E’ l’obiettivo di Spas, progetto educativo rivolto ai giovani abitanti del Municipio XI del quartiere Magliana a Roma: dal 14 marzo 2022 fino a metà giugno la Scuola popolare dì arte di strada offrirà due corsi a cadenza settimanale per avvicinare gli adolescenti a due discipline artistiche di grande fascino.

L’arte come strumento di svago e di riscatto
Il progetto è realizzato da Disambigua Aps in collaborazione con Associazione Culturale Zip Zone e con il supporto della Fondazione Alta Mane Italia. La scuola pop di Arte di Strada nasce con l’intento di offrire a i giovani abitanti del Municipio XI e nello specifico del quartiere Magliana un’opportunità continuativa e gratuita di formazione artistica e relazionale che ponga al centro l’immaginazione e la creatività quali strumenti di emancipazione e di costruzione di nuovi futuri possibili: “Un’occasione continuativa e gratuita di formazione artistica e relazionale – dicono i promotori – che ponga al centro l’immaginazione e la creatività quali strumenti di emancipazione e costruzione di nuovi futuri possibili”. L’arte insomma diventa il mezzo di riscatto un ponte per possibili futuri, per far sentire la propria voce in una società che, sconvolta dalla pandemia, ha richiesto a tutti grandissimi sacrifici, in termini di nuove solitudini e libertà mancate: “Il cinema, la street art e la street poetry – spiegano ancora gli autori del progetto – rappresentano i linguaggi artistici che più di altri permettono di costruire ponti con giovani e adolescenti, utilizzando i loro codici per ridisegnare l’identità dello spazio urbano che abitano e accompagnandoli alla scoperta dei significati universali delle esperienze e dei loro vissuti personali”. Il prossimo corso sarà tenuto “da Er Pinto un poeta e poeta di strada anonimo, nato al Trullo quartiere periferico di Roma. Le sue emozioni, le sue paure e angosce, espresse nel linguaggio di strada, nel dialetto romanesco, hanno dato avvio ad un profondo cambiamento, che ha portato i quartieri del Municipio XI, fino a pochi anni fa conosciuti come zone di spaccio e di degrado, ad essere il fulcro di una vera e propria rivoluzione culturale”.