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Lazio, fondi e interventi contro il rischio idrogeologico

Rischio idrogeologico nel Lazio: fari puntati sul Tevere, ovviamente ma non solo. Nel piano nazionale di mitigazione dei possibili pericoli derivanti dai corsi d’acqua, infatti, sono presenti ben 40 interventi, già in corso nella nostra Regione. Ovviamente è proprio dal fiume dell’Urbe che partono le altre problematiche collaterali: su tutti il Velino, che da solo vale il 15% del bacino idrografico del Tevere. A gennaio sono partiti qui i lavori di sistemazione delle sponde a beneficio dei tanti abitanti dei comuni del reatino. Un intervento da 750mila euro che potrebbe essere ultimato prima dell’estate. Proprio la sabina infatti è fra le zone più a rischio con il settore agricolo messo a dura prova dagli eventi atmosferici più recenti. Tra Castel Sant’Angelo e Cittaducale infatti si è visto necessario intervenire anche sulla funzionalità idraulica, rimuovendo la vegetazione responsabile di pericolose ostruzioni al normale deflusso. Tornando verso Roma, invece, sotto osservazione anche il Paglia e il Turano. Per quest’ultimo, l’investimento è da 800mila euro e serviranno, entro l’estate, ad aumentare le capacità di deflusso. Ma la Regione fa sapere che in programma ci sono altri progetti per più di un milione e 200 mila euro: si parla di lavori straordinari agli argini del Velino e del Turano per circa 30 chilometri.