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Roma, monitoraggio trasporti: nonostante mezzi, taxi e car sharing la Capitale è sempre più lenta

I tram sono costretti ad andare tra i 5 e i 10 Km/h a causa di binari piegati o il manto stradale sconnesso. Ben venga l’innovazione, ma anche la manutenzione.

Un quadro cittadino del trasporto pubblico e privato quasi da sogno quello emerso dal rapporto Mobilità 2021 realizzato da Roma servizi per la Mobilità per il terzo anno consecutivo. Si è arrivati a 317 km di piste ciclabili e un numero cospicuo di veicoli in sharing (2370, il 26% a trazione elettrica) che offrono un futuro sempre più sostenibile alla città. Ci sono anche altre forme di sharing mobility: bike, scooter e monopattini. I trasporti si rinnovano costantemente per cercare di offrire a chi si sposta una mobilità efficiente.

A quanto pare le offerte di mobilità non mancano, ma i romani amano l’auto privata. La Capitale detiene infatti il primo posto nella classifica del tasso di motorizzazione tra gli 8 grandi Comuni italiani con 629 vetture ogni 1000 abitanti. Un dato che fa riflettere perché nonostante la grande quantità di benefici che la città offre, si preferisce lo spostamento privato, aspetto legato probabilmente alla qualità dei trasporti. Dal rapporto Mobilità 2021 è emerso che l’età dei mezzi pubblici è scesa, ma questo non sembra essere la soluzione all’inefficienza della rete pubblica.

La soluzione alla domanda “Perché la città è rinomata per il suo essere caotica?” è che i romani non si avventurano sui mezzi per colpa della poca manutenzione, portando quindi a rallentare l’intera città con il traffico. I tram sono costretti ad andare tra i 5 e i 10 Km/h a causa di binari piegati o il manto stradale sconnesso. Quello che è certo è che ben venga l’innovazione sui trasporti, ma se c’è poca manutenzione muoversi con facilità è di sicuro un miraggio.