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“Salvate i pini di Roma”. Le associazioni ambientaliste contro le potature selvagge del Campidoglio

Decine di associazioni e comitati hanno scritto al sindaco di Roma Roberto Gualtieri per porre un’attenzione particolare sull’albero simbolo della capitale, il Pinus pinea

Varie associazioni si stanno mobilitando per denunciare quelle che vengono chiamate le “dannose potature” nei confronti dei pini di Roma e per contrastare le sostituzioni degli stessi con altre specie arboree, come i cipressi o i lecci.

La Capitale vanta un patrimonio forestale incredibile, con 330mila alberi, ma questo patrimonio va difeso e a preoccuparsene sono le decine di associazioni e comitati che hanno scritto al sindaco di Roma Roberto Gualtieri per porre un’attenzione particolare sull’albero simbolo della capitale, il Pinus pinea. La maggior parte di questi alberi è stata attaccata da un parassita che in qualche modo va contrastato e il modo migliore per farlo è stato individuato: niente sostituzioni con altre specie, ma applicando il trattamento endoterapico, ovvero un’iniezione all’interno dell’albero, con un potente insetticida, metodologia incentivata anche da Ministero dell’ambiente. Nella lettera si legge che “le potature dei rami riducono l’efficacia delle terapie” che rappresentano invece “l’unica priorità per la salvaguardia” di questa specie.

In più tutte le realtà che hanno scritto al sindaco hanno sottolineato che i pini “non necessita affatto di potature se non per la semplice rimonda del secco che va effettuata da esperti, con cautela e mai durante il periodo della cura endoterapica”.